La parola Dio in arabo: è veramente Allah?
A sempre più persone viene detto che Allah non significa Dio in arabo. O, per essere più precisi, che Allah non è semplicemente il modo in cui gli Arabi chiamano Dio, ma è il nome proprio di una divinità specifica, adorata nell'Islam. Ciò significa che Allah è un nome, più che essere una parola. Supponiamo che ci siano tre donne di nome Susan, Laura e Maria. Nonostante siano tutte donne, sono diverse tra loro. Susan non è Laura. Quindi, non possiamo chiamare Laura Susan. Maria non è Susan, e non possiamo chiamare Maria con i nomi Susan o Laura, perché sono tutte donne diverse.
Lo stesso concetto vale per quanto riguarda la parola araba che esprime il concetto di Dio. Ci sono molti dei. Ognuno di loro ha almeno un nome proprio che lo identifica in modo esclusivo. Ogni lingua ha anche un termine generico per indicare un "dio" o "divinità" o "spirito", che sono adorati. Il termine generico non è un nome proprio, si riferisce semplicemente a qualsiasi divinità, a prescindere da chi sia questa specifica divinità o quale sia il suo nome. Zeus, Thor, Dagan, Baal e Artemide, tra gli altri, sono tutti nomi propri di particolari divinità. Tuttavia, in ogni lingua di ciascuna nazione che adora questi dèi, esiste un termine con il significato generico di dio, divinità o spirito da adorare.
Per quanto riguarda la parola araba che si traduce come Dio, molti fanno notare che in arabo, come in ogni altra lingua, esiste anche un termine generico per il concetto di divinità, cioè "ilaah", a volte scritto "ilah". Si afferma che questa parola araba sia la traduzione del termine generico “dio”, riferito a qualsiasi dio, indipendentemente dal suo nome. E’ possibile verificare ciò consultando le numerose Sure (equivalente islamico delle scritture bibliche) che parlano di Allah come l’unico "ilah" (Dio). "Ilah" e Allah sono due parole diverse. Ciò dimostra che Allah non significa Dio, ma è piuttosto il nome proprio di un dio in particolare.
L’avanzamento di questa ipotesi è diventato talmente forte, al punto che è in fase di preparazione una nuova traduzione della Bibbia in arabo che omette il nome proprio, Allah. Verrà usato invece il termine generico dio (qualsiasi dio). Ciò permette anche ai nomi propri del Dio di Israele di essere legati alla parola araba generica "ilah". Allo stesso modo, ciò permetterebbe ad una persona indù di collegare i nomi propri delle divinità indù al termine "ilah", invece di dover chiamare “Allah” le divinità indù. Inoltre, l'ateo potrebbe affermare che in arabo non ci sia alcun dio (ilah) con nessun nome, invece di essere costretto a dire che non c'è un dio specifico chiamato Allah. Se un ateo dichiara che Allah non esiste, nega semplicemente l'esistenza di una particolare divinità. Dovrebbe utilizzare la parola araba generica dio per poter negare l'esistenza di qualsiasi divinità.
Il Dio islamico, cristiano ed ebraico sono tutti la stessa cosa?
I cristiani di lingua araba che credono nella Bibbia, fanno riferimento allo Spirito che ha ispirato la stesura del Vecchio e del Nuovo Testamento nella Bibbia cristiana. Tale Spirito si è rivelato come lO SONO, come il Dio di Israele, come il Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe, tra le altre rivelazioni nel Vecchio e nel Nuovo Testamento. Questo stesso Dio si è poi rivelato pienamente nel Suo Figlio, il Signore Gesù, nel Nuovo Testamento (Colossesi 2:9).
Allah è mai stato il dio di Israele? Allah è mai stato il dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe? Allah ha mai avuto un figlio? Mai. Allo stesso modo, il Dio di Israele ha mai negato di avere un figlio? Mai. Non si può avere un figlio e non avere un figlio contemporaneamente. O ce l’hai, o non ce l’hai. Allah non ha figli. Il Dio di Israele, sì. Il nome di suo figlio è Gesù. Con questi fatti, anche un bambino può capire che c'è una notevole differenza tra l'entità del Corano e l'entità del Vecchio e Nuovo Testamento della Bibbia cristiana.
Chiaramente è impossibile che essi siano la stessa cosa. Con questa affermazione NON si vuole dichiarare che Allah sia il vero Dio e il Dio di Israele un falso dio. Allo stesso modo, non significa che il Dio di Israele sia il vero Dio e Allah un dio falso. Si afferma semplicemente che Allah e il Dio di Israele sono due esseri molto diversi. Sono diversi come la notte e il giorno, in bianco e il nero.
Perché è così importante?
Dunque, Allah non è la parola araba con il significato di dio, ma è il nome di uno spirito particolare. Tuttavia, perché si sottolinea il fatto che i cristiani di lingua araba utilizzino questo nome proprio per riferirsi al Dio della Bibbia cristiana? Sappiamo che per la maggior parte di coloro che parlano arabo, è molto più naturale sentire la parola Allah in riferimento a Dio, piuttosto che il termine generico che indica una divinità. La Bibbia dice che Dio guarda al cuore delle persone. Se un cristiano si riferisce a Dio come Allah, Dio non guarderà a ciò che serba il cuore di questa persona, piuttosto che al fatto che Allah sia il nome proprio di un’altra divinità?
Dopotutto, quando gli apostoli dovevano decidere che cosa avrebbero dovuto fare i Gentili per poter salvarsi, hanno detto qualcosa in merito a come essi avrebbero dovuto chiamare Dio nelle loro lingue native nel momento in cui furono convertiti al cristianesimo?
Nella Bibbia si legge: "Poiché tutti gli dèi delle nazioni sono idoli vani; il Signore, invece, ha fatto i cieli." (Salmo 96:5). Questo ci fa capire che qualsiasi dio che non sia conforme alla descrizione ed alle rivelazioni che corrispondono al Dio di Israele è un idolo. In poche parole, Allah non ha un figlio che è il Salvatore del mondo. Inoltre, Allah disprezza Israele naturale e spirituale. Al contrario, il Dio della Bibbia cristiana afferma che Israele è "la pupilla dei suoi occhi" (Deut. 32:10). La conclusione non potrebbe essere più chiara: Allah non risponde alla descrizione e alle rivelazioni del Dio di Israele. Di conseguenza, se vogliamo credere alle Scritture bibliche, Allah non può essere altro che un idolo. Ricordate, noi stiamo trattando questa questione da un punto di vista BIBLICO. Saremmo giunti a conclusioni diverse se ci fossimo posti nella prospettiva di altri scritti spirituali, come quelli seguiti da Induisti, Buddhisti o altre religioni.
L'idolatria in un nome
Il re Davide dichiarò: “I dolori di quelli che corrono dietro ad altri dei saranno moltiplicati; io non offrirò le loro libazioni di sangue,
né le mie labbra proferiranno i loro nomi."(Salmo 16:4).
Davide non affermò che le sue labbra non avrebbero proferito PAROLE straniere che si traducono con termini generici con il significato di divinità. Disse che non avrebbe pronunciato i NOMI degli idoli. Quindi, possiamo immaginare che David non avrebbe contestato l'uso della PAROLA araba generica "ilah", bensì l'uso del nome di Allah, in riferimento al suo Signore, il Dio d'Israele.
Ai cristiani è stato detto: "Figlioli, guardatevi dagli idoli. [Amen.]” (1 Giovanni 5:21). Cristiani, possiamo veramente pensare che il nostro Dio, che è un Dio geloso, così geloso che uno dei suoi nomi è Geloso (Esodo 20:5, 34:14), sia felice di essere chiamato con il nome di un idolo? Una persona che si chiama James sarebbe contenta di essere chiamata Kevin, Mark o Frank? Portiamo rispetto a qualcuno chiamandolo con il proprio nome, non con il nome di altri. Allo stesso modo, onoriamo Dio chiamandolo con i nomi che egli ha affermato essere i suoi nomi. Non chiamiamo il nostro Signore Zeus, Thor, Baal o Dagon, perché questi sono i nomi propri degli altri idoli. Perché, allora, dovremmo chiamare il nostro Dio con il nome di Allah, che è il nome proprio di un idolo in particolare?
Tenendo a mente la santità dei nomi di Dio, ricordiamo che tutta la pienezza di Dio è ora in un unico nome: Gesù. Leggiamo: "sia noto a tutti voi e a tutto il popolo d’Israele che questo è stato fatto nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, che voi avete crocifisso, e che Dio ha risuscitato dai morti; è per la sua virtù che quest’uomo compare guarito in presenza vostra. Egli è “la pietra che è stata da voi costruttori rifiutata, ed è divenuta la pietra angolare. In nessun altro è la salvezza; perché non vi è sotto il cielo nessun altro nome che sia stato dato agli uomini, per mezzo del quale noi dobbiamo essere salvati”(Atti 4:10. - 12).
"affinché nel nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio nei cieli, sulla terra, e sotto terra" (Filippesi 2:10).
Sì, è molto importante sapere come chiamare Dio in arabo.
Cristiani di lingua araba
Dato che Allah non significa Dio in arabo, ma si riferisce ad una particolare e diversa entità, cosa possiamo dire ai cristiani di lingua araba che pregano Allah? Sappiamo che ci sono molti arabi che hanno veramente accolto il Signore Gesù come loro Salvatore. Hanno essi qualcosa di inferiore rispetto ai cristiani che parlano altre lingue, in cui non viene utilizzato il nome proprio di un altro idolo per rivolgersi a Dio? Certo che no. Fanno parte della famiglia di Cristo esattamente come gli altri.
Tuttavia, ciò non cambia il fatto che Allah non sia il termine generico per Dio in arabo. Non cambia nessuna delle verità che abbiamo imparato in merito al nome di Dio. Quando impariamo qualcosa, dobbiamo recepire e agire sulla base di queste nuove conoscenze. Ricordiamo che l'apostolo Paolo, già Saulo di Tarso, perseguitava la Chiesa cristiana. Ma agiva così per ignoranza. Egli era convinto di operare al servizio di Dio. Nel momento in cui comprese la verità, non lasciò che nulla lo fermasse dal poter attuare tutti i cambiamenti necessari al fine di onorare Cristo in tutto e per tutto.
Scrisse di se stesso: " che prima ero un bestemmiatore, un persecutore e un violento; ma misericordia mi è stata usata, perché agivo per ignoranza nella mia incredulità" (1 Timoteo 1:13). Quando il Signore ha corretto Saul, egli ha accettato tale correzione. Si è pentito e ha voltato le spalle a tutto ciò che, nella sua cultura e nella vita, potesse interferire in qualsiasi modo con l’onorare, ubbidire e riverire nel modo più completo il nostro Dio, il Signore Gesù.
Egli disse: " Anzi, a dire il vero, ritengo che ogni cosa sia un danno di fronte all’eccellenza della conoscenza di Cristo Gesù, mio Signore, per il quale ho rinunciato a tutto; io considero queste cose come tanta spazzatura al fine di guadagnare Cristo" (Filippesi 3: 8).
Che la parola araba con il significato di Dio possa essere ciò che è più accettabile, piacevole e riverente agli occhi di Dio, e non ciò che è popolare, tradizionale, semplice e familiare.
Traduzione italiana di Elisa Lorenzon
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